La festa di San Vito a Forio
Dal 15 al 17 Giugno 2017 nel comune di Forio avverrannò i festeggiamenti dedicati a San Vito, il Patrono del comune più grande dell'Isola d'ischia.
Forio, come il resto dei comuni che copongono l'isola, è fortemente legato alle proprie tradizioni cristiane e durante i solenni festeggiamenti in onore del patrono tutto il territorio vive un fermento davvero unico.
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La storia del Santo è davvero particolare: Vito nacque a Mazara, antica città della Sicilia Occidentale, da Ila idolatra e di nobile stirpe e da Bianca, virtuosa Matrona cristiana, il 288 dopo Cristo. Pochi giorni dopo la nascita di Vito moriva la madre. Al piccolo fu data per nutrice una cristiana: Crescenzia, donna nobile di nascita, caduta in disgrazia, radicata nella fede cristiana e piena di virtù. Di recente le erano morti il marito e il figlio. Ancora in tenera età, Vito fu affidato al precettore Modesto, perché lo istruisse nelle lettere. Anche Modesto però era un fedele discepolo di Cristo. Alla scuola della nutrice Crescenzia e del pio Modesto, Vito fece grandi progressi nella coscienza e nella pratica della vita cristiana, tanto da chiedere il battesimo. Ila, venuta a conoscenza della fede di Vito, usò tutti mezzi per riportarlo all‟idolatria, ma inutilmente. Reggeva, in quel tempo, le sorti dell‟impero Diocleziano, il quale, con feroci editti, voleva fare annegare nel sangue il Cristianesimo. Valeriano governava la Sicilia in qualità di preside e fu strumento degli imperiali furori. Vito fu condotto davanti ai tribunali di Valeriano e fu accusato d‟essere cristiano. Il preside, prima con le buone maniere, poi con le minacce, cercava di fargli rinnegare la fede e di riportarlo al culto degli dei dell‟impero. Visto inutile ogni tentativo, stendendo il suo braccio destro, ordinò che fosse flagellato con le verghe. Si tramanda che, a seguito dell‟ordine dato, il braccio di Valeriano sia stato fulmineamente colpito da paralisi e che abbia riacquistato movimento per l‟intercessione di Vito. Turbato da simili avvenimenti, Valeriano riconsegnò Vito al padre, desistendo così dalla persecuzione contro il Santo. I tentativi di ricondurre il figlio alla fede pagana furono ripresi, anche se inutilmente, dal padre. La casa di Ila diventa per Vito luogo di tentazione e di pericolo per la sua fede. Il giovane atleta di Cristo, per nulla intimorito dalle subite torture, fuggì dalla casa paterna con i suoi educatori. Imbarcandosi notte tempo su di una nave, ormeggiata al vicino lido, per divino favore, guidata dall‟Angelo del Signore in veste di nocchiero, si rifugiò a Capo Egitarso (l‟odierno Capo San Vito – San Vito Lo Capo) sperando di trovarvi tranquillità. Dopo qualche tempo, riconosciuto, fu costretto a riprendere la peregrinazione. Dal Capo Egitarso il Santo giovanetto, in compagnia dei suoi educatori, andò ramingo in diversi luoghi della Sicilia. A lui si attribuiscono vari miracoli. Celebre, fra tanti, quello operato nelle vicine contrade di Regalbuto ove, in nome di Gesù, risuscitò, dalla morte un fanciullo, sbranato e ucciso dai cani. Con Modesto e Crescenzia s‟imbarcò e raggiunse il golfo di Salerno. Suo unico intento era di far conoscere Gesù Cristo. Nella Campania e nella Lucania il Santo giovanetto ammaestrava la gente idolatra alla verità della fede cristiana; molti si convertirono. Intanto, il figlio di Diocleziano era tormentato maledettamente dal demonio. Alcuni soldati, allora, per ordine dell‟imperatore, andarono in ricerca di Vito e, trovatolo presso il fiume Sele, lo condussero a Diocleziano. Per intercessione di Vito il figlio dell‟imperatore fu liberato dalle vessazioni del demonio. Diocleziano, ingrato, prima con carezze e promesse, poi con minacce, pretendeva che Vito rinnegasse Gesù per adorare la falsa divinità. Visto inutile ogni tentativo, lo fece rinchiudere in un‟oscura prigione e lo sottopose a varie torture. Vito, Modesto e Crescenzia diedero l‟estrema loro testimonianza il 15 Giugno del 303 d.C.
Riportiamo di seguito il programma dei festeggiamenti:
Giovedì 15 giugno Solennità di S. Vito alle ore 11.00 messa Pontificale preseduta da sua Ecc.za Pietro Lagnese, vescovo di Ischia.
Alle ore 18.45, grande processione per le strade della città, al porto, spettacolo di fuochi d’artificio a cura della ditta “Lieto Carmine & figli “ di Visciano (NA) al rientro S. Messa.
Alle ore 22.30 in Piazza Municipio gran concerto sinfonico della banda musicale “Aurora – Città di Panza” diretta dal maestro Gianmatteo Calise.
Giovedì 16 giugno alle ore 18.45 processione via mare con commemorazione dei caduti in mare a cura dell’ANMI.
Alle ore 21.30 in Piazza Municipio gran concerto lirico-sinfonico della Banda “Citta di Forio” diretta dal maestro Claudio Matarese
Venerdì 17 giugno ore 19.00 messa solenne, bacio delle reliquie e reposizione della statua argentea del Padrono.
Alle ore 21.30 in piazza Municipio “Special W le donne”, direzione musicale M° Carmela Romano. Alle ore 24.00 spettacolo pirotecnico a cura della ditta “Fratelli Romano”di Angri (SA).
Dal 13 al 17 giugno, nel chiostro del Municipio, mostra iconografica relativa al culto di San Vito in Italia e in Europa.
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