Chiesa del Soccorso
Il netto contrasto tra il colore bianco di una facciata semplice e quello azzurro intenso di mare e cielo sono un la vera suggestione di uno di luoghi più affascinanti di tutto il bacino del Mediterraneo: La Chiesa del Soccorso.
Insieme al Castello Aragonese è forse questa la località dell’isola d’Ischia più ammirata, fotografata e riprodotta in qualsiasi modo per rappresentare tutta la carica di bellezza di un’isola incantevole ed unica. La Chiesa del Soccorso faceva parte della struttura di un convento che fu fondato dagli eremiti dell'Ordine di Sant’ Agostino nel 1350 e rimase tale fino alla seconda metà del XVII secolo fino a quando, nel 1652, il Papa Innocenzo X ne dispose la soppressione e la chiesa del Soccorso passo di fatto sotto la responsabilità dell'Università di Forio e grazie a questo ente, negli anni successivi, subì diverse trasformazioni, restauri ed accorgimenti architettonici che ne delineano l’attuale aspetto.
Indispensabili si resero, in epoca più recente, degli interventi strutturali al promontorio su cui la chiesa sorge, così da attenuare l’ impeto dell'erosione marina; basti pensare che la struttura del convento comprendeva cantine, cellai e piccoli orti che furono completamente sommersi dal mare.
Nel 1791 fu realizzata la cappella del Crocifisso e nel 1854 fu invece costruita la cupola per la prima volta, infatti durante il drammatico terremoto del 1883, che ebbe come epicentro il comune di Casamicciola Terme, fu necessario ricostruirla. Proprio la cappella del Crocifisso porta con se una delle storie che alimentano il mito e la leggenda della chiesa del Soccorso.
Si racconta infatti che il crocifisso in legno, presente nella cappella, fu ritrovato in mare da alcuni marinai che navigavano verso le coste Sarde e che questi, bloccati da una forte tempesta nelle acque di Ischia, decisero di mettere al sicuro il loro ritrovamento in quello che allora era il convento dei frati Agostiniani per poi tornare a riprenderlo solamente quando le condizioni del mare avrebbero consentito un trasporto sicuro del sacro oggetto.
Tradizione racconta che però per ben tre volte i marinai tentarono di portare all'esterno il crocifisso senza riuscirci addirittura vedendo scomparire sotto i loro occhi il portale d'ingresso quando tentavano di attraversarlo. La leggenda riporta che i marinai decisero di lasciare in quel luogo il crocifisso a testimonianza del loro passaggio ed a protezione di tutti coloro che affrontavano il mare.
Un chiaro esempio questo di una devozione molto semplice, come quelli che sono i temi artistici che si trovano all'interno ed all'esterno della chiesa come le maioliche decorate e la croce in pietra che fissa il centro della circostanze terrazza.
Un'altra affascinante scultura in legno è quella posizionata sull'altare principale della chiesa che raffigura la Vergine Maria che nella mano destra cinge un bastone e con il piede scaccia il demonio mentre bambino cerca riparo aggrappato alla sua veste. Quest'opera raffigura un miracolo che si racconta essere avvenuto nel 1306, quando una giovane donna invocò l'aiuto della Vergine al fine di liberare il proprio bambino dal demonio.
La bellezza e la fede rendono questo luogo magico, un luogo che ha avuto l'onore nell'anno 2002 di ospitare la visita pastorale di Papa Giovanni Paolo II, al quale è stata successivamente intitolata la piazza antistante la bellissima chiesa. La chiesa del Soccorso conserva ovviamente il suo ruolo canonico ed è quindi possibile nel periodo estivo e solamente nel primo venerdì di ogni mese partecipare alla Santa Messa, oppure richiedere la disponibilità di questo bellissimo luogo sacro per ricevere i sacramenti più importanti.