L'eremo di San Nicola
Sulla cima del Monte Epomeo si erge un piccolo tempio di pietra ricavato scavando nel tufo, l’Eremo dedicato a San Nicola da Bari.
Importante esempio di architettura rupestre, per il suo aspetto si mimetizza benissimo con il paesaggio circostante, e ciò lo rese un rifugio sicuro per la popolazione durante gli attacchi dei Saraceni.
La chiesetta risale al ‘400 mentre le caratteristiche cellette dell’antico convento risalgono alla fine del ‘500. In quegli stessi anni fu collocata all’interno dell’eremo una statua di San Nicola e da questo evento ne è derivato il nome.
Per volere della nobildonna Beatrice Quadra, l’eremo divenne un ritiro per le monache che però a causa della rigidità del clima, furono costrette a spostarsi all’interno del Castello Aragonese. L’eremo ospitò anche celebri anacoreti, come Giorgio Bavaro e Giuseppe d’Argouth.
Quest’ultimo nel 1700, dopo essere stato comandante della guarnigione di stanza sull’isola, si fece frate e si ritirò qui insieme ad altri frati per un voto fatto a San Nicola.
Sfortunatamente gli agenti atmosferici, e soprattutto l’umidità, hanno danneggiato l’interno dell’eremo.
Oggi il convento è stato trasformato in una locanda dove è possibile rigenerarsi godendo di un panorama molto suggestivo. Si può raggiungere l’eremo solo a piedi, ed il percorso più agevole anche se un po’ faticoso è un sentiero di montagna che parte da Serrara Fontana.