La Chiesa di Santa Maria Maddalena rappresenta per i Casamicciolesi la rinascita della piccola località termale di Casamicciola Terme dopo il terremoto che la distrusse nel 1883, quando perse la vita la famiglia di Benedetto Croce. Il tragico evento cambiò il volto del paese e distrusse quella che un tempo era la piccola parrocchia in piazza Maio, dedicata a San Severino, e di cui sopravvisse solo il campanile. Oggi una lapide la ricorda. La Chiesa, grazie alla volontà di Don Giuseppe Morgera e ai fondi stanziati dal Governo Depretis rinacque maestosa e fu ricostruita più giù rispetto a dove si trovava in precedenza, diventando il punto di riferimento di tutta la comunità. Costruita su corso Garibaldi, la chiesa è dedicata al S. Cuore di Gesù e a S. Maria Maddalena Penitente, festeggiata ogni anno dal 13 al 23 luglio con lunghe processioni, eventi e ovviamente, i fuochi d’artificio. La Chiesa, una delle più grandi dell’intera isola d’Ischia, con tre navate a croce latina e soffitto a cassettoni.

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Molto bella, anche per la sua posizione e per il giardino all’esterno, la Chiesa merita senz’altro una visita. All’interno è possibile visitare la tomba del Venerabile Don Giuseppe Morgera (1844-1898), che si impegnò in prima persona nella ricostruzione, e che riuscì ad inaugurarla il 31 maggio 1896. A destra, sulla navata, c’è anche la tomba di Monsignor Carlo Mennella (1834-1883), che morì purtroppo sotto le macerie del terremoto. L’altare maggiore della Chiesa, fatto di marmi policromi, apparteneva alla parrocchia di Piazza Maio, così come il fonte battesimale e il dipinto risalente al XIX secolo: la Pietà. Molto interessante anche la tela raffigurante l’Assunzione, sempre dello stesso periodo ed un tempo custodita nella chiesa a Piazza Bagni. Regalate a Giuseppe Morgera da Francesco II di Borbone, le due statue, quella del Sacro Cuore di Gesù e di Santa Maria Maddalena, si trovano sull’altare. All’interno della spaziosa sagrestia sono collocate tre sculture di San Michele, Santa Lucia e S. Anna.