Eventi Ischia 2018. Storia e Benessere alle Fonti di Nitrodi
Per il 2018, l'anno europeo dedicato al patrimonio culturale, la Fonte delle Ninfe di Nitrodi inaugura l’esposizione delle tavole votive risalenti al primo secolo a.c. rinvenute proprio nella rinomata "fonte miracolosa". Con questi eventi Ischia si presenta sempre più come protagonista delle vacanze 2018.
Il patrimonio culturale racconta storie, viene reinterpretato ed é in continua evoluzione. Da quest’anno le Fonti di Nitrodi racconteranno sempre di più, ed ogni giorno, la loro antichissima storia. Su questi eventi Ischia punta sicuramente ad attirare sempre più un pubblico e dei visitatori sempre più attenti a tutto quello che la stupenda isola verde ha da offrire.
La Fonte di Nitrodi è la Spa più antica del mondo, come attestano i numerosi rilievi votivi in marmo ritrovati e risalenti al periodo compreso tra il I sec. a.C. e il III sec. d. C.. Presso la sorgente, nel 1757, mentre dei contadini scavavano delle fosse per le viti trovarono una serie di lastre votive conservate oggi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli ed una al Museo Hermitage di San Pietroburgo (Russia).
I reperti ritrovati, dedicati alle Ninfe Nitrodi ed al Dio Apollo rappresentano "ex voto" donati per la grazia ricevuta; alcune tavole dimostrano che presso Nitrodi vi erano medici ed allievi e che, quindi, vi fosse una sorta di scuola di medicina.
In questo luogo esisteva un piccolo santuario dedicato ad Apollo ed alle Ninfe chiamate “Nitrodi” appunto e che erano custodi della Fonte.
Scendendo da Buonopane, prima del ponte di Cava Candiano, si imbocca Via Nitruoli, una stradetta medievale, lunga 150 m., che porta fino alla sorgente. Un vero angolo selvaggio, carico di rocce, con la precipite cava sottostante, impreziosito da ormai diversi anni dal complesso dal parco idro-aroma terapico dove “riscoprire” e prendersi cura della propria bellezza, non solo esteriore, grazie alle miracolose acque delle fonti.
Il 1757, mentre si eseguivano alcuni lavori "nel contorno nelle vicinanze della rupe Nitroli", vennero alla luce alcuni rilievi votivi 125 che per ordine di Carlo III, re delle Due Sicilie, furono trasportati nel «Real Museo» 126. Chi va a visitare la galleria dei marmi colorati nel Museo Nazionale di Napoli trova esposti i rilievi, dedicati alle Ninfe di Nitrodi, provenienti da Ischia. I rilievi attualmente conservati nel Museo di Napoli sono 11, più una sezione di altarino con dedica ad Eros. Dalle iscrizioni appare evidente che sono ex voto alle Ninfe Nitrodi, alle quali erano consacrate delle sorgenti termali di Ischia, in quel luogo che si chiama ancora Nitroli. Il culto delle Ninfe Nitrodi fu antichissimo, come si deduce dall'appellativo dello stesso nome greco (nìtron) che indica la località e la qualità medicamentosa dell'acqua ricca di soda, e dalle iscrizioni127. I rilievi sono di proporzioni piuttosto piccole (m. 1 x m. 0,60), affini a quelli creati dall'artigianato romano e si differenziano dagli ex voto offerti dai Greci alle divinità. La raffigurazione principale è limitata alla rappresentazione delle tre ninfe della sorgente e di Apollo.
È noto che le Ninfe non hanno mai avuto dei veri templi a loro dedicati, perché erano venerate in grotte, oppure all'aria aperta presso i corsi d'acqua ed il loro culto si svolgeva per lo più su altari rustici. I doni votivi, quando si trattava di monete e di statuine di metallo, si gettavano dentro l'acqua, mentre i rilievi venivano per lo più attaccati alle pareti delle grotte. Le continue vicende telluriche, a cui è andata soggetta l'Isola di Ischia, non hanno permesso di ritrovare alcuna traccia di un luogo di culto.
Il rinvenimento di questi dodici rilievi marmorei, dedicati alle Ninfe di Nitrodi, costituisce l'unico e più importante complesso votivo scoperto nell'Italia Meridionale.
I rilievi di Ischia sono rari in Italia, mentre sono più diffusi nelle province dell'Impero; citeremo ad esempio quelli rinvenuti in Tracia, presso Saladinovo, dove erano venerate le Ninfe Burdapenai, o presso Aquae Calidae141, o quelli trovati in Gallia a Bagnérede-Luchon o a Les Fumades. In Italia, invece, per quanto il culto delle acque e delle Ninfe era molto diffuso, specie nella Campania, tuttavia da nessuna località sono venuti alla luce gruppi di rilievi marmorei come quelli ischitani.
Il ritrovamento di un gruppo di ben 11 rilievi marmorei è nel suo genere molto notevole. Se dalle testimonianze storiche appare che il culto alle Ninfe di Ischia fu molto antico, dalla analisi stilistica dei rilievi emerge che esso durò molto a lungo fino al III sec. d.C. In questo lungo periodo di tempo, la venerazione alle Ninfe Nitrodi non fu mai interrotta dall'afflusso dei malati, perché, accanto a questi ex voto importantissimi, attestanti la gratitudine verso le divinità da parte di persone più o meno ricche, ve ne furono altre più umili, piccole terrecotte, oggetti di metallo e monete donate da persone povere.
Per ciò che concerne l’archeologia Ischia, dalla coppa di Nestore fino alla città sommersa di Aenaria, sicuramente offre spunti, curiosità e tantissime occasioni di studio ed approfondimenti.
Archeologia e non solo negli Eventi Ischia 2018; tante manifestazioni ricche di storia, sapori, divertimento e benessere vi aspettano per l'estate 2018 ad Ischia. Restate sempre aggiornati su tutti gli appunatenti più importanti grazie al nostro sito web hotelischia.org ed alla nostra pagina facebook.